John 1

1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.

2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio.

3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta.

4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini.

5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa.

6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni,

7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui;

8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza della luce.

9 Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo.

10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto.

11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto,

12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,

13 i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.

14 E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.

15 Giovanni testimoniò di lui e gridò, dicendo: "Questi è colui del quale dicevo: Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me.

16 E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia.

17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosé, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.

18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.

19 E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei leviti per domandargli: "Chi sei tu?".

20 Egli lo dichiarò e non lo negò, e dichiarò: "Io non sono il Cristo",

21 Allora essi gli domandarono: "Chi sei dunque? Sei tu Elia?". Egli disse: "Non lo sono!". "Sei tu il profeta?". Ed egli rispose: "No!".

22 Essi allora gli dissero: "Chi sei tu, affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?".

23 Egli rispose: "Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia".

24 Or coloro che erano stati mandati venivano dai farisei;

25 essi gli domandarono e gli dissero: "Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?".

26 Giovanni rispose loro. dicendo: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete.

27 Egli è colui che viene dopo di me e che mi ha preceduto, a cui io non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali".

28 Queste cose avvennero in Betabara al di là del Giordano, dove Giovanni battezzava.

29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!

30 Questi è colui del quale dissi: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché era prima di me"

31 Io non lo conoscevo, perciò sono venuto a battezzare con acqua, affinché egli fosse manifestato in Israele".

32 E Giovanni testimoniò, dicendo: "Io ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui.

33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo".

34 Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio".

35 Il giorno seguente, Giovanni era nuovamente là con due dei suoi discepoli.

36 E, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: "Ecco l'Agnello di Dio".

37 E i due discepoli, avendolo sentito parlare, seguirono Gesù.

38 Ma Gesù, voltatosi e vedendo che lo seguivano, disse loro: "Che cercate?" Essi gli dissero: "Rabbi (che, tradotto; vuol dire maestro), dove abiti?".

39 Egli disse loro: "Venite e vedete". Essi dunque andarono e videro dove egli abitava, e stettero con lui quel giorno. Era circa l'ora decima.

40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito questo da Giovanni e avevano seguito Gesù.

41 Costui trovò per primo suo fratello Simone e gli disse: "Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire: "Il Cristo"";

42 e lo condusse da Gesù. Gesù allora, fissandolo, disse: "Tu sei Simone, figlio di Giona; tu sarai chiamato Cefa che vuol dire: sasso".

43 Il giorno seguente, Gesù desiderava partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: "Seguimi".

44 Or Filippo era di Betsaida, la stessa città di Andrea e di Pietro.

45 Filippo trovò Natanaele e gli disse: "Abbiamo trovato colui, del quale hanno scritto Mosé nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, il figlio di Giuseppe".

46 E Natanaele gli disse: "Può venire qualcosa di buono da Nazaret?". Filippo gli disse: "Vieni e vedi".

47 Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: "Ecco un vero Israelita, in cui non c'è inganno".

48 Natanaele gli disse: "Come fai a conoscermi?". Gesù gli rispose, dicendo: "Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse".

49 Natanaele, rispondendogli, disse: "Maestro, tu sei il Figlio di Dio tu sei il re d'Israele".

50 Gesù rispose e gli disse: "Poiché ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi; vedrai cose maggiori di queste".

51 Poi gli disse: "In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo".

 

2

1 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e la madre di Gesù si trovava là.

2 Or anche Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli.

3 Essendo venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino".

4 Gesù le disse: "Che cosa c'è tra te e me o donna? L'ora mia non è ancora venuta",

5 Sua madre disse ai servi: "Fate tutto quello che egli vi dirà".

6 Or c'erano là sei recipienti di pietra, usati per la purificazione dei Giudei, che contenevano due o tre misure ciascuno.

7 Gesù disse loro: "Riempite d'acqua i recipienti". Ed essi li riempirono fino all'orlo.

8 Poi disse loro: "Ora attingete e portatene al maestro della festa". Ed essi gliene portarono.

9 E come il maestro della festa assaggiò l'acqua mutata in vino (or egli non sapeva da dove venisse quel vino, ma ben lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), il maestro della festa chiamò lo sposo,

10 e gli disse: "Ogni uomo presenta all'inizio il vino migliore e, dopo che gli invitati hanno copiosamente bevuto, il meno buono; tu, invece, hai conservato il buon vino fino ad ora".

11 Gesù fece questo inizio dei segni in Cana di Galilea e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.

12 Dopo questo, egli discese a Capernaum con sua madre, i suoi fratelli e i suoi discepoli; ed essi rimasero lì pochi giorni.

13 Or la Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme.

14 E trovò nel tempio venditori di buoi, di pecore, di colombi, e i cambiamonete seduti;

15 fatta quindi una frusta di cordicelle, li scacciò tutti fuori del tempio insieme con i buoi e le pecore, e sparpagliò il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò le tavole,

16 e ai venditori di colombi disse: "Portate via da qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato".

17 Così i suoi discepoli si ricordarono che stava scritto: "Lo zelo della tua casa mi ha divorato".

18 Allora i Giudei risposero e gli dissero: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?".

19 Gesù rispose e disse loro: "Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo ricostruirò".

20 Allora i Giudei dissero: "Ci son voluti quarantasei anni per edificare questo tempio, e tu lo ricostruiresti in tre giorni?".

21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

22 Quando poi egli fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva loro detto questo e credettero alla Scrittura e alle parole che Gesù aveva detto.

23 Ora, mentre egli si trovava in Gerusalemme alla festa della Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni che faceva,

24 ma Gesù non si fidava di loro, perché li conosceva tutti,

25 e perché non aveva bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, perché egli conosceva ciò che vi era nell'uomo. Gesù ammaestra Nicodemo sulla nuova nascita

 

3

1 Or c'era fra i farisei un uomo di nome Nicodemo, un capo dei Giudei.

2 Questi venne a Gesù di notte e gli disse: "Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui".

3 Gesù gli rispose e disse: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio".

4 Nicodemo gli disse: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?".

5 Gesù rispose: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito.

7 Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo".

8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va, così è per chiunque è nato dallo Spirito".

9 Nicodemo, rispondendo, gli disse: "Come possono accadere queste cose?".

10 Gesù rispose e gli disse: "Tu sei il dottore d'Israele e non sai queste cose?

11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza.

12 Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti?

13 Or nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo, cioè il Figlio dell'uomo che è nel cielo.

14 E come Mosé innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato,

15 affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna.

16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

17 Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

18 Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.

19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.

20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate;

21 ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio".

22 Dopo queste cose, Gesù venne con i suoi discepoli nel territorio della Giudea e là rimase con loro e battezzava.

23 Or anche Giovanni battezzava in Enon, vicino a Salim, perché là c'era abbondanza di acqua; e la gente veniva e si faceva battezzare,

24 perché Giovanni non era ancora stato gettato in prigione.

25 Sorse allora una discussione da parte dei discepoli di Giovanni con i Giudei intorno alla purificazione.

26 Così vennero da Giovanni e gli dissero: "Maestro, colui che era con te al di là del Giordano, a cui hai reso testimonianza, ecco che battezza e tutti vanno da lui".

27 Giovanni rispose e disse: "L'uomo non può ricevere nulla, se non gli è dato dal cielo.

28 Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: "Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui".

29 Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ode, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; perciò questa mia gioia è completa.

30 Bisogna che egli cresca e che io diminuisca.

31 Colui che viene dall'alto è sopra tutti, colui che viene dalla terra è della terra e parla della terra; colui che viene dal cielo è sopra tutti.

32 Ed egli attesta ciò che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza.

33 Colui che ha ricevuto la sua testimonianza ha solennemente dichiarato che Dio è verace.

34 Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perché Dio non gli dà lo Spirito con misura.

35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui".

 

4

1 Quando dunque il Signore seppe che i farisei avevano udito che Gesù stava facendo più discepoli e battezzando più di Giovanni

2 (sebbene non fosse Gesù stesso che battezzava ma i suoi discepoli),

3 lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea.

4 Or egli doveva passare per la Samara.

5 Arrivò dunque in una città della Samaria, detta Sichar, vicino al podere che Giacobbe aveva dato a Giuseppe, suo figlio.

6 Or qui c'era il pozzo di Giacobbe. E Gesù, affaticato dal cammino, sedeva così presso il pozzo; era circa l'ora sesta.

7 Una donna di Samaria venne per attingere l'acqua. E Gesù le disse: "Dammi da bere",

8 perché i suoi discepoli erano andati in città a comperare del cibo.

9 Ma la donna samaritana gli disse: "Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?" (Infatti i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani).

10 Gesù rispose e le disse: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva"

11 La donna gli disse: "Signore, tu non hai neppure un secchio per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva?

12 Sei tu forse più grande di Giacobbe nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso, i suoi figli e il suo bestiame?".

13 Gesù rispose e le disse: "Chiunque beve di quest'acqua, avrà ancora sete,

14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna".

15 La donna gli disse: "Signore, dammi quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più qui ad attingere".

16 Gesù le disse: "Va' a chiamare tuo marito e torna qui".

17 La donna rispose e gli disse: "Io non ho marito". Gesù le disse: "Hai detto bene: "Non ho marito",

18 perché tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto la verità".

19 La donna gli disse: "Signore, vedo che tu sei un profeta.

20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove si deve adorare".

21 Gesù le disse: "Donna, credimi: l'ora viene che né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre.

22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei.

23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.

24 Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità".

25 La donna gli disse: "lo so che il Messia, che è chiamato Cristo, deve venire quando sarà venuto lui ci annunzierà ogni cosa".

26 Gesù le disse: "Io sono, colui che ti parla".

27 In quel momento arrivarono i suoi discepoli e si meravigliarono che parlasse con una donna; nessuno però gli disse: "Che vuoi?" o: "Perché parli con lei?".

28 La donna allora, lasciato il suo secchio, se ne andò in città e disse alla gente:

29 "Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che io ho fatto; non sarà forse lui il Cristo?".

30 Uscirono dunque dalla città e vennero da lui.

31 Intanto i suoi discepoli lo pregavano dicendo: "Maestro, mangia".

32 Ma egli disse loro: "Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete".

33 I discepoli perciò si dicevano l'un l'altro: "Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?".

34 Gesù disse loro: "Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua.

35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.

36 Or il mietitore riceve il premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme.

37 Poiché in questo è vero il detto: "L'uno semina e l'altro miete".

38 Io vi ho mandato a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete entrati nella loro fatica".

39 Ora, molti Samaritani di quella città credettero in lui, a motivo della parola che la donna aveva attestato: "Egli mi ha detto tutte le cose che io ho fatto".

40 Quando poi i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare con loro; ed egli vi rimase due giorni.

41 E molti di più credettero a motivo della sua parola.

42 Ed essi dicevano alla donna: "Non è più a motivo delle tue parole che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che costui è veramente il Cristo, il Salvatore del mondo".

43 Ora, passati quei due giorni, egli partì di là e andò in Galilea,

44 perché Gesù stesso aveva testimoniato che un profeta non è onorato nella propria patria.

45 Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo ricevettero, perché avevano visto tutte le cose che egli aveva fatto in Gerusalemme durante la festa, poiché anch'essi erano andati alla festa.

46 Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva mutato l'acqua in vino. Ora vi era un funzionario regio, il cui figlio era ammalato a Capernaum.

47 Avendo egli udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e lo pregò che scendesse e guarisse suo figlio, perché stava per morire.

48 Allora Gesù gli disse: "Se non vedete segni e miracoli, voi non credete".

49 Il funzionario regio gli disse: "Signore, scendi prima che il mio ragazzo muoia".

50 Gesù gli disse: "Va tuo figlio vive!". E quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù, e se ne andò.

51 Proprio mentre egli scendeva, gli vennero incontro i suoi servi e lo informarono, dicendo: "Tuo figlio vive".

52 Ed egli domandò loro a che ora era stato meglio; essi gli dissero: "Ieri all'ora settima la febbre lo lasciò".

53 Allora il padre riconobbe che era proprio in quell'ora in cui Gesù gli aveva detto: "Tuo figlio vive"; e credette lui con tutta la sua casa.

54 Gesù fece anche questo secondo segno quando tornò dalla Giudea in Galilea.

 

5

1 Dopo queste cose, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.

2 Or a Gerusalemme, vicino alla porta delle pecore, c'è una piscina detta in ebraico Betesda, che ha cinque portici.

3 Sotto questi giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua.

4 Perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella piscina e agitava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo che l'acqua era agitata, era guarito da qualsiasi malattia fosse affetto.

5 C'era là un uomo infermo da trentotto anni.

6 Gesù, vedendolo disteso e sapendo che si trovava in quello stato da molto tempo, gli disse: "Vuoi essere guarito?".

7 L'infermo gli rispose: "Signore, io non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l'acqua è agitata, e, mentre io vado, un altro vi scende prima di me".

8 Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina".

9 L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo lettuccio e si mise a camminare. Or quel giorno era sabato

10 I Giudei perciò dissero a colui che era stato guarito: "sabato; non ti è lecito portare il tuo lettuccio".

11 Egli rispose loro: "Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"".

12 Essi allora gli domandarono: "Chi è quell'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"?".

13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi egli fosse, perché Gesù si era allontanato a motivo della folla che era in quel luogo.

14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: "Ecco, tu sei stato guarito; non peccare più affinché non ti avvenga di peggio".

15 Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era Gesù colui che lo aveva guarito.

16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo, perché faceva queste cose di sabato.

17 Ma Gesù rispose loro: "Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero".

18 Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non solo violava il sabato, ma addirittura chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

19 Allora Gesù rispose e disse loro: "In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio.

20 Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrerà opere più grandi di queste, affinché voi ne siate meravigliati.

21 Infatti come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole.

22 Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio,

23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre, chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.

24 In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

25 In verità, in verità vi dico: L'ora viene, anzi è venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l'avranno udita vivranno.

26 Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso;

27 e gli ha anche dato l'autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo.

28 Non vi meravigliate di questo, perché l'ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce

29 e ne usciranno, quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna.

30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.

31 Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non è verace.

32 Vi è un altro che rende testimonianza di me, e io so che la testimonianza che egli rende di me è verace.

33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.

34 Ora io non prendo testimonianza da alcun uomo, ma dico queste cose affinché siate salvati.

35 Egli era una lampada ardente e lucente; e voi avete voluto gioire per breve tempo alla sua luce.

36 Ma la testimonianza che io ho è maggiore di quella di Giovanni, poiché le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle opere che io faccio testimoniano di me, che il Padre mi ha mandato.

37 E il Padre, che mi ha mandato, ha egli stesso testimoniato di me; voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto,

38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete in colui che egli ha mandato.

39 Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me.

40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.

41 lo non prendo gloria dagli uomini,

42 Ma io vi conosco, che non avete l'amore di Dio in voi.

43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel suo proprio nome, voi lo ricevereste.

44 Come potete voi credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?

45 Non pensate che io vi accusi presso il Padre, c'è chi vi accusa, Mosé, nel quale avete riposto la vostra speranza;

46 infatti se voi credeste a Mosé, credereste anche a me, perché egli ha scritto di me.

47 Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?".

 

6

1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade.

2 E una grande folla lo seguiva, perché vedevano i segni che egli faceva sugli infermi.

3 Ma Gesù salì sul monte e là si sedette con i suoi discepoli.

4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina.

5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: "Dove compreremo del pane perché costoro possano mangiare?".

6 Or diceva questo per metterlo alla prova, perché egli sapeva quello che stava per fare.

7 Filippo gli rispose: "Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perché ognuno di loro possa avere un pezzetto".

8 Andrea, fratello di Simon Pietro, uno dei suoi discepoli, gli disse:

9 "V'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due piccoli pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?".

10 E Gesù disse: "Fate sedere la gente!". Or c'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette ed erano in numero di circa cinquemila.

11 Poi Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie li distribuì ai discepoli, e i discepoli alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.

12 E, dopo che furono saziati, Gesù disse ai suoi discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati perché niente si perda".

13 Essi dunque li raccolsero e riempirono dodici cesti con i pezzi di quei cinque pani d'orzo avanzati a coloro che avevano mangiato.

14 Allora la gente, avendo visto il segno che Gesù aveva fatto, disse: "Certamente costui è il profeta, che deve venire nel mondo".

15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.

16 Quando fu sera, i suoi discepoli discesero al mare.

17 E, montati in barca, si diressero all'altra riva del mare, verso Capernaum; era ormai buio e Gesù non era ancora venuto da loro.

18 Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.

19 Ora, dopo aver remato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che camminava sul mare e si accostava alla barca, ed ebbero paura.

20 Ma egli disse loro: "Sono io, non temete!".

21 Essi dunque volentieri lo ricevettero nella barca, e subito la barca approdò là dove essi erano diretti.

22 Il giorno seguente la folla, che era rimasta sull'altra riva del mare, si rese conto che là non c'era che una piccola barca, quella in cui erano saliti i discepoli di Gesù, e che egli non vi era salito con loro, ma che i suoi discepoli erano partiti soli;

23 or altre barche erano venute da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.

24 La folla, come vide che Gesù non era più là e neppure i suoi discepoli, salì anch'essa su quelle barche e venne a Capernaum, alla ricerca di Gesù.

25 Avendolo trovato di là dal mare, gli dissero: "Maestro, quando sei venuto qui?".

26 Gesù rispose loro e disse: "In verità, in verità vi dico che voi mi cercate non perché avete visto segni, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati.

27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo".

28 Gli chiesero allora: "Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?".

29 Gesù rispose e disse loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato".

 

30 Allora essi gli dissero: "Quale segno fai tu dunque, affinché lo vediamo e ti crediamo? Che opera compi?

31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: "Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"".

32 Allora Gesù disse loro: "In verità, in verità vi dico che non Mosé vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo.

33 Perché il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà vita al mondo".

34 Essi allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane".

35 E Gesù disse loro: "Io sono il pane della vita chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete

36 Ma io ve l'ho detto: voi mi avete visto, ma non credete.

37 Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori,

38 perché io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

39 E' questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno.

40 Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno".

41 I Giudei dunque mormoravano di lui, perché aveva detto: "Io sono il pane che è disceso dal cielo",

42 e dicevano: "Non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre? Come può egli dire: Io sono disceso dal cielo"?".

43 Allora Gesù rispose e disse loro: "Non mormorate fra di voi.

44 Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

45 Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Ogni uomo dunque che ha udito e imparato dal Padre, viene a me.

46 Non che alcuno abbia visto il Padre, se non colui che è da Dio, questi ha visto il Padre.

47 In verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha vita eterna.

48 Io sono il pane della vita.

49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono.

50 Questo è il pane che discende dal cielo affinché uno ne mangi e non muoia,

51 Io sono il pane vivente che è disceso dal Cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo".

52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: "Come può costui darci da mangiare la sua carne?".

53 Perciò Gesù disse loro: "In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi.

54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

55 Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda.

56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui.

57 Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, così chi si ciba di me vivrà anch'egli a motivo di me.

58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno".

59 Queste cose disse nella sinagoga, insegnando a Capernaum.

60 Udito questo, molti dei suoi discepoli dissero: "Questo parlare è duro, chi lo può capire?".

61 Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo, disse loro: "Questo vi scandalizza?

62 Che sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell'uomo salire dove era prima?

63 E lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita.

64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono", Gesù infatti sapeva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito;

65 e diceva: "Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me se non gli è dato dal Padre mio".

66 Da quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui

67 Allora Gesù disse ai dodici: "Volete andarvene anche voi?".

68 E Simon Pietro gli rispose: "Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna.

69 E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".

70 Gesù rispose loro: "Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi è un diavolo".

71 Or egli alludeva a Giuda Iscariota, figlio di Simone, perché egli stava per tradirlo, quantunque fosse uno dei dodici.

 

7

1 Dopo queste cose, Gesù andava in giro per la Galilea, perché non voleva andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.

2 Ora la festa dei Giudei, quella dei Tabernacoli, era vicina.

3 Per cui i suoi fratelli gli dissero: "Parti di qui e va' in Giudea, affinché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai.

4 Nessuno infatti fa alcuna cosa in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente, se tu fai tali cose, palesati al mondo".

5 Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui.

6 Allora Gesù disse loro: "Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è sempre pronto.

7 Il mondo non può odiare voi, ma odia me perché io testimonio di lui, che le sue opere sono malvagie.

8 Salite voi a questa festa, io non vi salgo ancora, perché il mio tempo non è ancora compiuto".

9 E, dette loro tali cose, rimase in Galilea.

10 Dopo che i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora anche lui vi salì, non pubblicamente, ma come di nascosto.

11 I Giudei dunque lo cercavano durante la festa e dicevano: "Dov'è quel tale?".

12 Fra le folle si faceva un gran parlottare intorno a lui; gli uni dicevano: "Egli è un uomo dabbene!". Altri dicevano: "No, anzi egli inganna la folla".

13 Nessuno però parlava di lui apertamente, per timore dei Giudei.

14 Ma, verso la metà della festa, Gesù salì al tempio e incominciò a insegnare.

15 E i Giudei si meravigliavano e dicevano: "Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi?".

16 Gesù allora rispose loro e disse: "La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato.

17 Se qualcuno vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso.

18 Chi parla da se stesso cerca la sua propria gloria, ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è verace, e in lui non vi è ingiustizia.

19 Non vi ha Mosé dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge. Perché cercate di uccidermi?".

20 La folla rispose e disse: "Tu hai un demone; chi cerca di ucciderti?".

21 Gesù replicò e disse loro: "Io ho fatto un'opera e ne siete tutti meravigliati.

22 Ora Mosé vi ha dato la circoncisione, (non già che essa provenga da Mosé, ma dai padri); e voi circoncidete un uomo di sabato.

23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato, affinché la legge di Mosé non sia violata, vi adirate voi contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato?

24 Non giudicate secondo l'apparenza ma giudicate secondo giustizia".

25 Allora alcuni di Gerusalemme dicevano: "Non è questi colui che cercano di uccidere?

26 Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla; hanno i capi riconosciuto davvero che egli è il Cristo?

27 Ma noi sappiamo di dove sia costui; invece quando il Cristo verrà, nessuno saprà di dove egli sia".

28 Allora Gesù, insegnando nel tempio, esclamò e disse: "Voi mi conoscete e sapete da dove sono; tuttavia io non sono venuto da me stesso, ma colui che mi ha mandato è verace e voi non lo conoscete.

29 Io però lo conosco, perché vengo da lui ed è stato lui a mandarmi".

30 Perciò cercavano di prenderlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché la sua ora non era ancora venuta.

31 Ma molti della folla credettero in lui e dicevano: "Il Cristo, quando verrà, farà più segni di quanti ne abbia fatti costui?".

32 I farisei udirono che la folla sussurrava queste cose a suo riguardo; perciò i farisei e i capi dei sacerdoti mandarono delle guardie per prenderlo.

33 Allora Gesù disse loro: "Io sono con voi ancora per poco tempo; poi me ne andrò da colui che mi ha mandato.

34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sarò io, voi non potete venire".

35 Dicevano perciò i Giudei tra loro: "Dove sta egli per andare che noi non lo troveremo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci, e ad insegnare ai Greci?

36 Cosa voleva dire quando disse: "Voi mi cercherete e non mi troverete"; e: "Dove sarò io, voi non potete venire"?".

37 Or nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: "Se qualcuno ha sete, venga a me e beva.

38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva".

39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.

40 Molti dunque della folla, udite queste parole, dicevano: "Costui è veramente il profeta".

41 Altri dicevano: "Costui è il Cristo". Alcuni invece dicevano: "Viene forse il Cristo dalla Galilea?

42 Non dice la Scrittura che il Cristo viene dalla progenie di Davide e da Betlemme, villaggio dove viveva Davide?".

43 Ci fu dunque dissenso fra la folla a motivo di lui.

44 E alcuni di loro lo volevano prendere, ma nessuno gli mise le mani addosso.

45 Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi dissero loro: "Perché non l'avete portato?".

46 Le guardie risposero: "Nessun uomo ha mai parlato come costui".

47 Perciò i farisei risposero loro: "Siete stati sedotti anche voi?

48 Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui?

49 Ma questa plebaglia, che non conosce la legge, è maledetta".

50 Nicodemo, uno di loro, colui che era andato da Gesù di notte, disse loro:

51 "La nostra legge condanna forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che egli ha fatto?".

52 Essi risposero e gli dissero: "Sei forse anche tu Galileo? Ricerca le Scritture e vedrai che dalla Galilea non sorse mai alcun profeta".

53 E ciascuno se ne tornò a casa sua.


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